Bilancio 2009

Signori Azionisti,

la crisi finanziaria esplosa nell’estate del 2007 e acuitasi gravemente già nel settembre 2008, ha progressivamente esteso i suoi effetti negativi sul ciclo economico reale dei principali paesi. L’anno 2009 è stato definito uno tra i più difficili degli ultimi decenni, nel quale gli effetti della crisi finanziaria, che ha investito le economie mondiali, si sono riversati in modo devastante sull’economia reale.
La preoccupazione dominante delle Autorità monetarie internazionali, tra le quali in primo luogo l’FSB (Financial Stability Board), presieduto dal Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, e delle Autorità di Vigilanza dei singoli Stati è oggi quella di rafforzamento patrimoniale delle banche e degli istituti ed operatori finanziari, al fine di prevenire il ripetersi della crisi.
In questo contesto è in fase di avanzata elaborazione una revisione dei parametri di patrimonializzazione delle banche (nota come Basilea 3), di cui ancora non si conoscono gli esatti termini, ma che in molti già desta forti timori per il rischio che i nuovi parametri possano pregiudicare un adeguato flusso di finanziamenti all’economia proprio nel momento in cui le imprese hanno più bisogno di mezzi finanziari per far fronte alla ripresa della loro attività.
Adeguata patrimonializzazione, ritorno all’attività bancaria tradizionale caratteristica, presenza capillare sul territorio e vicinanza alla clientela, rappresentata in particolar modo da famiglie e piccole e medie imprese, sono i requisiti che unanimemente vengono considerati necessari per il superamento delle difficoltà del sistema bancario. Si tratta proprio dei punti di forza che da sempre caratterizzano la Cassa di Risparmio di Ravenna trasformandola con successo in poco più di dieci anni da banca locale, sempre privata ed indipendente, in guida di un gruppo bancario autonomo di banche locali presenti in più regioni.

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