20.04.2011

Unita' d'italia: pubblicato nella rivista "fondazioni" un articolo del presidente patuelli

Nella rivista “Fondazioni”, periodico delle Fondazioni di origine bancaria di ACRI (l’Associazione delle Fondazioni e delle Casse di Risparmio Spa), è pubblicato un articolo del Presidente del Gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna Spa, Antonio Patuelli, vicepresidente di ACRI, che ricostruisce i primi passi della Cassa di Risparmio di Ravenna (sorta nel 1840) con la nascita dell’Italia unita nel 1861.
Patuelli scrive fra l’altro che centocinquanta anni fa, quando si costituiva la nuova Italia indipendente, finalmente unita e sovrana nelle istituzioni costituzionali e parlamentari, le Casse di Risparmio già c’erano e operavano attivamente, il più delle volte da decenni. Le Casse erano nate già negli antichi Stati preunitari e nei domini austriaci nella penisola, per iniziative o di benemeriti Soci o di altrettanto benemerite comunità ugualmente locali, con le ispirazioni di realizzare istituti bancari che combattessero la piaga dell’usura, assistessero soprattutto i piccoli risparmiatori, il commercio, l’artigianato, l’agricoltura e le piccole imprese in genere e educassero alla cultura del risparmio; forte era simultaneamente la vocazione filantropica dei promotori delle Casse che destinarono alla beneficenza e alla solidarietà sociale gli utili non messi a riserva.
Già il 17 marzo 1861 - sottolinea il Presidente Patuelli - il re d’Italia Vittorio Emanuele II, proprio nel giorno in cui il Parlamento approvò la legge che dette inizio alla storia dello Stato unitario, firmò il decreto riguardante la Cassa di Risparmio di Ravenna.
In quel decreto, emanato dal Capo dello Stato il primo giorno giuridico dell’Italia unita, si certificava per la Cassa di Risparmio di Ravenna, che “su proposta del Ministro Segretario di Stato per gli affari dell’Interno, veduti i regolamenti organici della Cassa di Risparmio in Ravenna ed i pareri emessi dal Consiglio di Stato sull’indole di tali Istituzioni” decretò :
“art.1 La Cassa di Risparmio in Ravenna fondata da una società di private persone è riconosciuta come corpo morale capace di acquistare e di contrarre in proprio nome.”
“art.2 La Cassa medesima forma, per il suo scopo e la sua origine istitutiva, una istituzione speciale, retta dai suoi propri Regolamenti, ben distinta dalle opere pie, e perciò non soggetta alle Leggi e disposizioni vigenti per le medesime”.
Quel decreto - sottolinea il Presidente Patuelli - riguardava la Cassa di Risparmio di Ravenna e testimoniava la vera natura originaria della Cassa stessa.
Quel documento è tuttora importantissimo ed è stato confermato e rafforzato, quasi un secolo e mezzo dopo, dalle sentenze della Corte Costituzionale del 2003. Infatti, un secolo e mezzo dopo, le antiche, oculate e prestigiose Casse di Risparmio, distinte da vent’anni in Banche e Fondazioni, continuano e sviluppano gli ideali e scopi originari nelle più diverse forme di responsabile autonomia, per la crescita economica, civile e sociale delle comunità.

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