05.04.2013
Nuova esposizione al "private banking" della cassa a ravenna su: "non solo rame"
La Cassa di Risparmio di Ravenna S.p.A. ospita presso le proprie vetrine del “Private Banking” (ex Negozio Bubani) di Piazza del Popolo n.30, fino al 17 aprile prossimo, una particolare mostra su “Non solo rame”, esposizione di pezzi unici e oggetti realizzata appositamente e promossa grazie alla collaborazione con il collezionista ravennate Maurizio Rondoni.
Il rame aprì una nuova era dell'umanità: finita l'età della pietra (paleolitico e neolitico) iniziò l'età dei metalli. La scoperta del rame fu una vera e propria rivoluzione tecnologica e sociale. Basti pensare che fino ad allora per produrre utensili venivano essenzialmente usati solo due materiali: la pietra, resistente ma dura da lavorare, e l'argilla che, al contrario, era facile da lavorare ma non era adatta a tutti gli usi, perché gli oggetti con essa prodotti erano troppo fragili. Il rame riuniva in sé i pregi di entrambi i materiali già noti, eliminandone i difetti. Una volta fuso si poteva infatti plasmare in mille forme come l'argilla ma, quando si raffreddava, diventava più resistente della pietra.
Nell'antichità gli oggetti di rame costituivano un bene di lusso, i metalli infatti erano in genere poco usati, poiché i giacimenti noti erano pochi ed il processo di estrazione costoso.
Il vasellame ed il pentolame domestico della gente comune era in terracotta. Solo in pochi potevano permettersi di possederne di rame o di altri metalli. Per questo i vasi, le pentole e tutti gli altri oggetti di rame diventarono uno status simbol delle antiche aristocrazie. Gli oggetti in rame diventano, col tempo, indispensabili per l’uso quotidiano. Ed ecco che in rame troviamo moltissimi oggetti creati per altrettanti usi: oggetti da cucina, ma anche per pozzi e camini, per cantine, fino ad oggetti puramente decorativi, al solo servizio dell’arte. Fra gli utensili migliori, per una qualità superiore delle pietanze, ci sono senza ombra di dubbio le pentole in rame.
Maurizio Rondoni ama l’arte in tutte le sue espressioni. Frequenta a Ravenna l’Istituto d’Arte per il Mosaico prima e l’Accademia di Belle Arti poi. Rondoni ama, conosce e raccoglie oggetti, mobili, quadri e utensili di mestiere di epoche lontane. L’amore per gli oggetti e la loro storia si sentono nella passione che Rondoni ha per l’antico, che deve preservare la patina naturale del tempo; una autentica passione che lo ha fatto diventare uno dei maggiori conoscitori di antiquariato, con specializzazione nel rame e soprattutto nel ferro.
A questa passione ed attività l’esposizione, ospitata dalla Cassa, ha voluto rendere omaggio.