16.10.2012

Nuova esposizione al "private banking" della cassa a ravenna su: "l'accademia dei menu"

La Cassa di Risparmio di Ravenna S.p.A. ospita presso le proprie vetrine del “Private Banking” (ex Negozio Bubani) di Piazza del Popolo n.30, una particolare ed articolata Mostra su: “L’Accademia dei Menù”, grazie alla collaborazione di Franco Chiarini, Vice Presidente della Delegazione di Ravenna della ‘Accademia Italiana della Cucina’, presieduta dal ravennate Emilio Antonellini, nell’ambito della promozione di iniziative culturali legate al 50° anniversario dalla fondazione.


L’Accademia, come Istituzione Culturale della Repubblica Italiana, promuove la cultura enogastronomica dei rispettivi territori (la Delegazione comprende in particolare Ravenna e Russi) e in questo caso, anche grazie alla collaborazione con l’Associazione ‘Menu Associati’, ha allestito presso i locali del “Private Banking” della Cassa una esposizione che presenta parte delle pubblicazioni e dei menù dalla stessa editi.
Franco Chiarini ed Angela Schiavina ne hanno curato l’allestimento in base a materiali delle loro collezioni private.


I menù nascono ai primi dell’800 quando il servizio ‘alla russa’ (con la sequenza di portate come oggi è in uso) comporta la necessità di comunicare i piatti che verranno poi serviti.
Fino a circa il 1870 i menù saranno poco frequenti e d’uso soprattutto nelle famiglie nobiliari e nelle istituzioni e successivamente saranno diffusi nella nascente borghesia.
Si produrranno anche portamenù di ceramica, spesso in coppia, sui quali si scriveranno di volta in volta i menù conviviali, mentre entreranno in uso anche portamenù di materiali preziosi su cui saranno innestati i menù a cartoncino, come pure i porta-segnaposto e i relativi segnaposti, anch’essi in cartoncino, per l’indicazione del nome degli invitati.


La mostra, ospitata fino al 26 ottobre prossimo, ha simbolicamente invitato a tavola i due grandi gastronomi romagnoli, Pellegrino Artusi e Olindo Guerrini, testimoni dei nostri “mangiari”; l’uno di casa a Forlimpopoli, l’altro adottato da Russi per il progetto “Mangiare in Dialetto”.

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