24.09.2012
Indicatori di eccellenza, di ulteriormente accresciuta solidita' emergono dal bilancio semestrale della cassa di risparmio di ravenna spa
Il Presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna Spa, Antonio Patuelli, ha inviato la seguente lettera agli azionisti:
Gentile Socio,
in una fase di grave crisi economica nella quale la nostra Banca è quanto mai vicina ai Clienti, la Cassa di Risparmio di Ravenna Spa ha sviluppato la tradizionale sana e prudente gestione ed ha raggiunto molti importanti ulteriori risultati positivi dopo aver effettuato più che cospicui accantonamenti prudenziali.
Il Consiglio di Amministrazione della Cassa ha approvato il bilancio del primo semestre 2012, presentato dal Direttore Generale Nicola Sbrizzi, che evidenzia una raccolta diretta di 3.043 milioni di euro (+5,5%), una raccolta globale di 6.713 milioni (+0,65%), impieghi per 2.718 milioni (+5,48%) e chiude con un utile netto di 17 milioni e 372 mila euro (+29,93%).
Emergono indicatori di eccellenza, di ulteriormente accresciuta solidità, ben superiori alle soglie richieste da Basilea 3 raggiunte senza aiuti di Stato di alcun genere e senza ricorrere ad appositi aumenti di capitale. Il Core Tier 1 del Gruppo è salito al 10,39%, il Total Capital Ratio ha raggiunto il 15,56%, mentre il Core Tier 1 della Cassa è del 20,44% ed il Total Capital Ratio è del 28,50%: il tutto senza valorizzare il cospicuo patrimonio immobiliare di proprietà. Il “patrimonio di Vigilanza” consolidato del Gruppo Cassa di Ravenna è cresciuto ulteriormente raggiungendo 678 milioni di euro.
Inoltre la Cassa di Ravenna, assai prudenzialmente, non detiene titoli nè obbligazionari esteri, nè azionari esteri e nemmeno titoli azionari quotati anche nella sola Italia.
In presenza della crisi finanziaria ed economica internazionale e della sempre forte vicinanza della Cassa alla Clientela, le sofferenze nette si posizionano all’1,41%.
Il rapporto fra le spese amministrative ed il margine di intermediazione (cost income) è assai contenuto, pari al 47,71%.
La Cassa non ha mai privilegiato l’alto rischio, nè l’uso dei derivati speculativi, sostiene la sana e prudente economia produttiva, vieta le “stock option” al proprio interno e le liquidazioni che eccedano il Contratto Nazionale di Lavoro.
La Cassa ha opportunamente sempre scelto di non quotarsi in Borsa e di sviluppare la propria strategia di impresa privata ed indipendente ed ha visto crescere ad oltre 26 mila i propri azionisti, fra i quali la benemerita Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna che così potrà continuare a programmare i propri interventi sociali.
Con viva cordialità.
Il Presidente
Cav. Lav. Dott. Antonio Patuelli
Ravenna, 24 settembre 2012