19.01.2005
Guide di bologna e di ravenna di corrado ricci
Guide di Bologna e di Ravenna di Corrado Ricci - 19/01/2005
Dopo settant’anni dalla morte di Corrado Ricci la Fondazione e la Cassa di Risparmio di Ravenna Spa ripubblicano in anastatica le due guide di Bologna e di Ravenna originariamente edite da Nicola Zanichelli, rispettivamente Bologna nel 1893 e Ravenna nel 1923.
Nella premessa a ciascuna delle due guide i Presidenti della Cassa, Antonio Patuelli e della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Lanfranco Gualtieri, sottolineano che tali guide sono esse stesse un bene culturale, non solo per la loro vetustà, ma per i finissimi elementi, appunto non solo storici ed artistici, ma anche per tutte le informazioni utilissime non solo ai turisti, ma anche agli abitanti per riscoprire e conoscere elementi anche nascosti delle due città d’arte.
In particolare la Guida di Bologna, oltre a tutti gli aspetti storici e monumentali, contiene anche una assai nutrita serie di inserzioni pubblicitarie di fine ‘800 (oltre settanta pagine) che illustrano in modi emblematici le sensibilità, le consuetudini ed anche il livello di civiltà raggiunto in quell’epoca.
La Fondazione e la Cassa di Risparmio di Ravenna Spa hanno voluto rieditare queste ancora attualissime guide anche per rendere il dovuto omaggio alla figura di Corrado Ricci a settant’anni dalla sua morte, all’uomo di insigne cultura che, collaborando con il deputato di Ravenna e poi di Vergato (Bo) e ministro Luigi Rava (che fu per trent’anni ai vertici della Cassa di Risparmio di Ravenna), contribuì in modo determinante ad elaborare le prime ed ancora fondamentali leggi nazionali per la protezione dei monumenti e dell’ambiente storico-artistico d’Italia.
Corrado Ricci nacque a Ravenna nel 1858. Dopo aver assunto diversi incarichi, nel 1897 fu nominato sovrintendente ai monumenti di Ravenna e nel 1898 divenne direttore della Galleria di Brera a Milano. Passò poi a dirigere le Gallerie di Firenze e nel 1906 fu nominato (dal ministro Luigi Rava) direttore generale delle antichità e belle arti in Italia. In questa funzione esplicò a pieno la sua attività promuovendo la creazione di musei locali, intensificando scavi archeologici, tanto che nel 1919, quando lasciò l’incarico, l’amministrazione delle belle arti in Italia si rivelò nettamente trasformata ed intensificata.
Corrado Ricci divenne Senatore nel 1923, Presidente del Consiglio superiore delle belle arti, membro dell’Istituto di Francia e delle maggiori accademie straniere.