04.02.2011
Esposta nelle vetrine del "private banking" una mostra su "l'italia di cavour: uno sguardo dell'italia nel 1848-49"
Nel cento cinquantenario dell’Unità d’Italia la Cassa di Risparmio di Ravenna S.p.A. ospita temporaneamente, presso le proprie vetrine del “Private Banking” (ex Negozio Bubani) ed anche presso una attigua dell’Agenzia n. 1 in Piazza del Popolo, una particolare ed articolata mostra su “L’Italia di Cavour: Uno sguardo dell’Italia nel 1848-49”, con riproduzioni delle Edizioni del Risorgimento, un opera recuperata nel 2007 dal compianto Direttore Didattico del Circolo Mordani, Giorgio Gaudenzi e ristampata grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Come ricordava Gaudenzi nella prefazione, “la storia non è solo ricostruzione di eventi…ma può sollecitare anche ragionamenti per comprendere criticamente ciò che siamo oggi”.
L’esposizione, nel celebrare il secolo e mezzo di Unità nazionale, vuole tributare un omaggio al massimo artefice dell’Italia unita, Camillo Benso conte di Cavour, del quale ricorrono quest’anno anche i centocinquant’anni dalla morte (1861-2011).
Nelle vetrine della Cassa troviamo anche copie di quotidiani dell’epoca a cominciare dal “Risorgimento”, diretto proprio da Cavour, nonché di documenti e lettere dello statista, la riproduzione del copricapo del Genio di un reparto comandato da Camillo Benso Conte di Cavour, Ufficiale del Corpo, monete e documenti commemorativi del 1911, cinquantenario dell’unità d’Italia e del 1961, centenario dell’unità d’Italia.
Il Risorgimento nazionale è la sintesi degli ideali costituzionali e delle realizzazioni per la libertà, l’indipendenza e l’unità d’Italia. Le tavole esposte riguardano quel biennio decisivo per le sorti italiane che fu il 1848-49 quando esplosero tutte le attese, i sogni ed anche i limiti di una fase che poi maturò un decennio dopo, nel 1859-61, con la realizzazione dell’unità d’Italia. Sono così chiariti, attraverso le tavole esposte, in modo perfino didascalico, i vari distinti momenti più significativi, le idee, i personaggi, le Costituzioni, i fatti d’arme e gli aspetti più salienti di quel biennio le cui conseguenze hanno comunque pesato assai a lungo sulla storia d’Italia.
La mostra sarà esposta fino alla fine del mese di febbraio.