19.05.2017

In occasione della Lectio Magistralis del Presidente della Corte Costituzionale, Paolo Grossi; L'Introduzione di Antonio Patuelli

ABI, Roma, 19 maggio 2017

 

Intervento di Antonio Patuelli, Presidente dell’Abi

 In occasione della Lectio Magistralis del Presidente della Corte Costituzionale, Paolo Grossi

ABI, Roma, 19 maggio 2017

  Illustre e Caro Presidente della Corte Costituzionale, Autorità, Cari Colleghi e Amici,

Rivolgo al Professor Paolo Grossi un ringraziamento vivissimo e non formale per aver accettato il mio invito di svolgere una Lectio Magistralis sull’articolo 47 della Costituzione.

Non si tratta di un momento prevalentemente commemorativo di quel 19 maggio 1947, quando l’Assemblea Costituente lo approvò.

Da allora sono mutati tanti fattori ed anche la Costituzione della Repubblica ha subìto diversi rimaneggiamenti, è nata e cresciuta l’Unione Europea e in essa le cooperazioni rafforzate delle moneta unica, l’Euro, e della Vigilanza bancaria unica.

Proprio per tutte queste evoluzioni è ancor più utile l’autorevolissimo insegnamento odierno del Presidente Professor Grossi.

Convivono ora, infatti, nella vigente Costituzione della Repubblica vari articoli che, direttamente o indirettamente, concorrono a condizionare l’art.47 che va ora letto in combinato disposto con gli articoli 11, 80, 138 e col 117 novellato in questo nuovo secolo.

L’articolo 47 recita che “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito……..”.

L’art.11 dispone che “L’Italia (….) consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.

L’art. 80 aggiunge che “Le Camere autorizzano con legge la ratifica dei trattati internazionali…..”.

La natura “rigida” e non “flessibile” (com’era, invece, lo Statuto Albertino) è sempre solennemente statuita dall’articolo 138 della Costituzione che impone tassative procedure per le modifiche costituzionali.

Nel nuovo secolo, l’articolo 117 della Costituzione è stato riformato e ora recita fra l’altro innanzitutto che “La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali”.

Il combinato disposto di queste norme è divenuto, quindi, più complesso per definire la gerarchia delle fonti del diritto sulle materie, come la moneta, il risparmio e il credito, sulle quali sono in atto cooperazioni rafforzate.

La mia opinione è che il primo comma del novellato articolo 117 non possa stravolgere l’assetto costituzionale della Repubblica Italiana basato sulla sua modificabilità soltanto con le rigide procedure dell’art. 138. Per cui l’articolo 47 è sempre vigente e non abrogabile implicitamente in alcun modo, ma svolge anche un ruolo di limite nei confronti della normativa europea.

Occorre comunque evitare che vi siano margini di incertezza del diritto.

Peraltro la Costituzione e la Repubblica Italiana non possono essere sotto ordinate rispetto alla Repubblica Federale Tedesca la cui Costituzione dispone espressamente la supremazia delle norme costituzionali tedesche su ogni altra legislazione anche dell’Unione Europea.

Peraltro l’Europa o è la culla della civiltà del diritto e delle libertà costituzionali, o non è.

Comunque rimangono intatti i principi ispiratori dell’art. 47 della Costituzione, emersi da quel dibattito alla Costituente che culminò in quel 19 maggio di settant’anni fa, quando emerse innanzitutto il lamento di milioni e milioni di piccoli risparmiatori italiani che avevano visto il crollo del potere d’acquisto della lira.

Il Costituente e Governatore della Banca d’Italia Luigi Einaudi documentò quel giorno in Aula che il valore dei risparmi del 1914 si era addirittura ridotto allo 0,7%, mentre quello delle lire fra il ’14 e il ’22 si era ridotto al 3,5%, quando quello dei risparmi fra il ’22 e il ’38 si era ridotto al 2,9% e nei soli anni bellici, fra il ’39 e il ’46, la riduzione del valore d’acquisto dei risparmi in lire era stata al 21,5%.

Insomma, la Repubblica Italiana e l’Unione Europea debbono ora meglio garantire la stabilità della moneta ed i risparmi, non attenuando le garanzie costituzionali saggiamente approvate settant’anni fa dai Costituenti italiani.

Antonio Patuelli

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SPECIALE – LECTIO MAGISTRALIS/ PATUELLI

Risparmio: Patuelli, Italia e Ue non attenuino garanzie costituzionali

Risparmio, Patuelli: non vanno attenuate garanzie costituzionali


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Risparmio: Patuelli, Italia e Ue non attenuino garanzie costituzionali
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus ) - Roma, 19 mag - "La
Repubblica Italiana e l'Unione Europea debbono ora meglio
garantire la stabilita' della moneta e dei risparmi, non
attenuando le garanzie costituzionali saggiamente approvate
70 anni fa dai Costituenti Italiani". Lo ha detto Antonio
Patuelli, presidente dell'Abi, introducendo la Lectio
magistralis del presidente della Corte Costituzionale, Paolo
Grossi. Sim

Risparmio, Patuelli: non vanno attenuate garanzie costituzionali
Azione spetta alla Ue e alla Repubblica italiana
Roma, 19 mag. (askanews) - "La Repubblica italiana e l'Unione
Europea debbono meglio garantire la stabilità delle moneta ed i
risparmi, non attenuando le garanzie costituzionali saggiamente
approvate settanta anni fa dai costituenti italiani". Lo ha detto
Antonio Patuelli, presidente dell'Abi, nel suo intervento in
occasione della Lectio Magistralis del Presidente della Corte
Costituzionale, Paolo Grossi. Men


SPECIALE(2) – LECTIO MAGISTRALIS/ PATUELLI

Banche: Patuelli, evitare incertezza norme su tutela risparmio

Banche: Patuelli, Ue e Italia garantiscano tutela risparmio


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Banche: Patuelli, evitare incertezza norme su tutela risparmio
(ANSA) - ROMA, 19 MAG - "Occorre evitare che vi siano margini
di incertezza del diritto". Lo afferma il presidente Abi Antonio
Patuelli in occasione della Lectio Magistralis del Presidente
della Corte Costituzionale, Paolo Grossi in merito alle
discrepanze fra le norme Ue, come quelle sul bail in, e la
Costituzione Italiana in specie dell'articolo 47.
"Peraltro - spiega Patuelli - la Costituzione e la Repubblica
Italiana non possono essere sotto ordinate rispetto alla
Repubblica Federale Tedesca la cui Costituzione dispone
espressamente la supremazia delle norme costituzionali tedesche
su ogni altra legislazione anche dell'Unione Europea.
Peraltro l'Europa o e' la culla della civilta' del diritto e delle
liberta' costituzionali, o non e'". "Comunque - aggiunge -
rimangono intatti i principi ispiratori dell'art. 47 della
Costituzione, emersi da quel dibattito alla Costituente che
culmino' in quel 19 maggio di settant'anni fa, quando emerse
innanzitutto il lamento di milioni e milioni di piccoli
risparmiatori italiani che avevano visto il crollo del potere
d'acquisto della lira". DOA

Banche: Patuelli, Ue e Italia garantiscano tutela risparmio
(AGI) - Roma, 19 mag. - "La Repubblica Italiana e l'Unione Europea
debbono ora meglio garantire la stabilita' della moneta ed i
risparmi, non attenuando le garanzie costituzionali saggiamente
approvate settant'anni fa dai Costituenti italiani": lo afferma il
presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, in occasione della Lectio
Magistralis del Presidente della Corte Costituzionale, Paolo Grossi.
L'articolo 47 della Costituzione, ricorda Patuelli, recita che
"La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue
forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito??..".
"L'articolo 47 - aggiunge Patuelli - e' sempre vigente e non
abrogabile implicitamente in alcun modo, ma svolge anche un ruolo di
limite nei confronti della normativa europea. Occorre comunque
evitare che vi siano margini di incertezza del diritto". Ila

 

SPECIALE(3) – LECTIO MAGISTRALIS/ PATUELLI

RISPARMIO: PATUELLI, UE GARANTISCA STABILITA'

Banche, Patuelli: Ue non attenui garanzie Costituzione su risparmio


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RISPARMIO: PATUELLI, UE GARANTISCA STABILITA'
Roma, 19 mag. (Adnkronos) - "La Repubblica Italiana e L'Unione Europea
debbono ora meglio garantire la stabilità della moneta ed i risparmi,
non attenuando le garanzie costituzionali saggiamente approvate
settant'anni fa dai Costituenti italiani". Il presidente dell'Abi,
Antonio Patuelli, lo afferma in occasione della Lectio Magistralis del
presidente della Corte Costituzionale, Paolo Grossi. Rem

Banche, Patuelli: Ue non attenui garanzie Costituzione su risparmio
Roma, 19 mag. (LaPresse) - "La Repubblica Italiana e l'Unione Europea
debbono ora meglio garantire la stabilità della moneta ed i risparmi,
non attenuando le garanzie costituzionali saggiamente approvate
settant'anni fa dai Costituenti italiani". Lo ha detto il presidente dell'Abi,
Antonio Patuelli, in occasione della Lectio Magistralis del presidente della
Corte Costituzionale, Paolo Grossi. L'articolo 47 che recita che "la Repubblica
incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e
controlla l'esercizio del credito", ricorda Patuelli, "è sempre vigente e non
abrogabile implicitamente in alcun modo, ma svolge anche un ruolo di
limite nei confronti della normativa europea". Secondo il presidente
dell'associazione bancaria "occorre comunque evitare che vi siano
margini di incertezza del diritto", anche perché "l'Europa o è la culla
della civiltà del diritto e delle libertà costituzionali, o non è". lal

 

 

 


SPECIALE – LECTIO MAGISTRALIS/ GROSSI

Risparmio: Grossi, tutelarlo da incapacita' classe dirigente

Crisi: Grossi, siamo nel ristagno e non vediamo orizzonti


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Risparmio: Grossi, tutelarlo da incapacita' classe dirigente
(ANSA) - ROMA, 19 MAG - Il risparmio "per questo suo
costituire una specie di serbatoio di fiducia, richiede sul
piano costituzionale un incoraggiamento e un?adeguata tutela nel
tempo". Cosi' Paolo Grossi, presidente della Corte
Costituzionale, durante la lectio magistralis tenuta all'Abi,
dove ha specificato che la tutela non va intesa tanto "in senso
stretto, dal pericolo che il valore dei depositi - specialmente
di quelli delle famiglie - venga eroso dall'inflazione o
diminuito o annullato dalle crisi finanziaria", ma soprattutto
"in senso lato, dal rischio che dall'incapacita' in generale
della classe dirigente di gestire l'instabilita' e l'incertezza
si mortifichi o offenda un patrimonio inestimabile di
intelligenza ed esperienza comune".
Secondo Grossi infatti, la tutela del risparmio "non e' solo
protezione o messa al riparo, ma anche difesa o salvaguardia a
fianco di qualcuno nel contrasto di un’azione offensiva". YNW-DIA

Crisi: Grossi, siamo nel ristagno e non vediamo orizzonti
Verso quale direzione stiamo procedendo, se stiamo procedendo?
(ANSA) - ROMA, 19 MAG - "Siamo nella crisi o nel ristagno e
non vediamo orizzonti ne' lontani, ne' limpidi, ne' aperti". Cosi'
Paolo Grossi, presidente della Corte Costituzionale, durante la
lectio magistralis tenuta all'Abi, chiedendosi poi, "in questa
fase del capitalismo o del ciclo economico verso quale direzione
stiamo procedendo, se stiamo procedendo?".
Per Grossi appare certo "che i traguardi che potevano
sembrare irreversibili non lo sono affatto piu', forse troppi
paventati pericoli sono diventati realta', molte aspettative sono
andate perdute anche se qualche tentativo e' stato compiuto per
soddisfarle", ha concluso. YNW-DIA

 

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