29.06.2009

Esposta a ravenna nelle vetrine del "private banking" una mostra su "la storia del teatro dei burattini"

Proseguendo nel suo impegno per l’ulteriore valorizzazione del centro storico cittadino, a cominciare da Piazza del Popolo, la Cassa di Risparmio di Ravenna S.p.A. ospita temporaneamente presso le proprie vetrine del “Private Banking” (ex Negozio Bubani) di Piazza del Popolo n.30, una particolare ed articolata Mostra su “La storia del teatro dei burattini”, con burattini, accessori e partiture teatrali gentilmente concessi dalla collezione privata di Cristina Mazzavillani Muti, che ha con passione proseguito l’opera del padre, dott. Giordano Mazzavillani e di altri famosi amatori come Ronchi, Zaccagnini, Bettoli.
La storia del teatro dei burattini si confonde con la Storia del teatro sin dall’antichità.


In Italia alla fine del 1700 nascono le prime compagnie teatrali ed i personaggi rappresentati erano le maschere ed i caratteri delle città italiane.
In Emilia Romagna, nel 1800, sorgono tre grandi famiglie di burattinai: i Campogalliani, i Cuccoli e i Preti, che influenzarono tutti i burattinai dell’epoca ed altre famiglie d’arte che ancora oggi hanno saputo prolungare questa forma d’arte popolare, il decano Ciro Bertoni, Giordano Ferrari di Parma, Demetrio Presini di Bologna, i fratelli Zaffardi di Parma e Otello Monticelli di Ravenna. Nella raccolta troviamo esposte maschere tra le più famose, la sintesi di un‘attività folcloristica di spettacolo popolare, fisionomia di un’epoca legata all’indole di un popolo ed ai suoi istinti più immediati.
Il Presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna Spa, Antonio Patuelli, ha espresso particolare compiacimento per l’iniziativa che è stata realizzata con il determinante contributo di Cristina Mazzavillani Muti cui siamo grati. Il Presidente Patuelli ha, quindi, sottolineato che generazioni di ravennati hanno avuto la possibilità di apprezzare le iniziative umanitarie di Giordano Mazzavillani e dei suoi più stretti amici fra cui, frequentemente, Benigno Zaccagnini. Patuelli ricorda particolarmente come Mazzavillani e Zaccagnini, con assoluto spirito di volontariato, si recavano frequentemente nelle scuole ed all’Ospizio di Santa Teresa con il loro teatrino dei burattini per educare, anche così, i più giovani al bene e per alleviare le sofferenze dei malati.


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