15.06.2015

" I CARILLONS " - NUOVA ESPOSIZIONE AL "PRIVATE BANKING" DELLA CASSA

 

La Cassa di Risparmio di Ravenna S.p.A. ospita presso le vetrine del “Private Banking” (ex Negozio Bubani) di Piazza del Popolo n.30, fino al 23 giugno prossimo, una particolare ed esclusiva mostra su “I carillons”.

L’esigenza di riprodurre la musica senza disporre di un esecutore, ha radici lontane.  L’invenzione di un cilindro chiodato in cui ciascun chiodo corrispondeva ad una nota musicale, risale alla fine del ‘400. Questo cilindro, ruotando lentamente sul proprio asse, attraverso i chiodi, azionava delle leve che comandavano un suono predefinito.

Un meccanismo del genere fu applicato per primo all’organo, poi a strumenti a pizzico (spinette) e a percussione (clavicordi, forte piano, e pianoforti) e, successivamente, a molti altri strumenti. L’organo a cilindro più antico che ci è pervenuto, è quello di Salisburgo, la cui costruzione fu ultimata nel 1502. Col tempo, l’automazione si perfezionò e si inventò anche un nuovo strumento che poteva essere contenuto in una piccola scatola. L’invenzione del carillon viene   attribuita ad   Antoine Favre, un orologiaio di Ginevra che la brevettò il 15 febbraio del1796. A partire dai primi anni del XIX secolo, il carillon fu prodotto per usi diversi ma in particolar modo per orologi da tasca, da parete e per tabacchiere. Successivamente, vennero prodotti strumenti più grandi, destinati ad un uso autonomo, racchiusi in scatole finemente decorate. Verso la fine del XIX secolo, l’avvento del fonografo e soprattutto del grammofono, rese superata la “scatola sonora” come mezzo di riproduzione della musica.

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