22.05.2014
ESPOSTA A RAVENNA NELLE VETRINE DEL "PRIVATE BANKING" DELLA CASSA UNA MOSTRA SU: "ORESTE ORTALI; IMMAGINI DELLA GRANDE GUERRA".
La Cassa di Risparmio di Ravenna S.p.A. ospita presso le proprie vetrine del “Private Banking” (ex Negozio Bubani) di Piazza del Popolo n.30, fino al 2 giugno prossimo, una particolare ed esclusiva mostra su “Oreste Ortali: immagini della Grande Guerra”.
Sono esposte 44 fotografie d’epoca, ingrandite e ritoccate dal fotografo Daniele Bianchetti, per volontà del figlio di Oreste Ortali, Azelio.
Oreste Ortali appartiene a quella schiera di personaggi che si sono distinti nella loro professione, lasciando un ricordo esemplare di serietà professionale e di impegno sociale. Fu un grande Chirurgo, ma espletò la sua professione con la consapevolezza di svolgere una missione in cui profuse generosità e bontà d’animo.
Nato a Castiglione di Cervia nel 1880, sesto di otto fratelli, aveva dimostrato fin dal ginnasio il desiderio di fare Medicina. Così, dopo aver conseguito la maturità, con un compagno si recò a Bologna in bicicletta per iscriversi all’Università, dove si sarebbe laureato nel 1907 con centodieci e lode. Nel 1912, dopo alcuni anni trascorsi come assistente all’ospedale di San Marino, fu nominato chirurgo. Con l’avvento della Grande Guerra partecipò alle campagne del Carso come ufficiale medico col grado di capitano, dove prestò la sua opera con generosità in mezzo a difficoltà inimmaginabili. Questo gli valse la Croce di guerra al valor militare.
Le fotografie esposte nelle vetrine del “Private Banking” per desiderio del figlio Azelio, furono scattate dal Capitano Ortali con un apparecchio a soffietto 9x12 con obiettivo Zeiss e documentano il contesto in cui operò come chirurgo d’ospedale da campo. Ogni fotografia ci riporta aspetti di quella tragedia che fu la Grande Guerra, osservati con l’occhio di chi ne era anche protagonista.
Oreste Ortali fu primario Chirurgo all’ospedale di Ravenna fino al 1953. Quando andò in pensione il sindaco Cicognani gli conferì una medaglia d’oro disegnata da Giannantonio Bucci che raffigurava le mani del chirurgo. La medaglia era accompagnata da questo scritto: “Al prof. Oreste Ortali che nell’ospedale civile di Ravenna per quarant’anni prodigò ai mali della carne il suo bisturi prodigioso e ai mali dello spirito il suo sereno volto di galantuomo.” Alla cerimonia della consegna della medaglia era presente anche Aldo Spallicci il quale, scendendo dallo scalone del municipio e vedendo tanta gente che applaudiva il professore, ebbe a dire: “E’ una città che abbraccia un uomo. E’ tutta Ravenna che gli esprime la sua gratitudine.”