04.04.2014

LA FIGLIA DEL PITTORE GIULIO RUFFINI DONA ALLA CASSA UN DIPINTO DELL'ARTISTA RAVENNATE

La Cassa Spa e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna hanno dedicato a Giulio Ruffini (Villanova di Bagnacavallo, 18 luglio 1921 – Ravenna 1 settembre 2011) il calendario artistico del 2014.

La figlia dell’artista ravennate, Maria Luisa Ruffini, ha ora donato alla Cassa di Risparmio di Ravenna proprio l’opera che appare in copertina del predetto calendario, dal titolo “Autoritratto”.

Il dipinto, del 1999, è eseguito con la tecnica “olio su tavola”, con dimensioni di centimetri 100 per 70.

 Autoritratto

Giulio Ruffini,figlio unico di padre operaio e di madre bracciante, fin da ragazzo vive prevalentemente a Mezzano. Poco più che ventenne decide di assecondare la sua vocazione frequentando la scuola di Arti e Mestieri di Cotignola sotto la guida di Luigi Varoli. Rimasto orfano fin dall’età di sei anni, i sacrifici della madre vengono ricompensati già nel 1951, quando il trentenne Ruffini ottiene il primo successo guadagnandosi il Premio Diomira a Milano e l’anno successivo si riconferma ottenendo il Premio Suzzara, ciò richiama l’attenzione dei critici che lo annoverano nel movimento realista. Nel 1954 si presenta poi al grande pubblico con la sua prima “personale” allestita al Circolo di Cultura di Bologna e nello stesso anno presenta due suoi lavori alla Biennale di Venezia. La sua arte gli apre anche le porte della scuola e nel 1957 Ruffini inizia la sua attività di docente al Liceo Artistico di Ravenna, nel frattempo continua a mietere successi e riconoscimenti, tra gli altri il prestigioso “Premio Silvestro Lega” di Modigliana.

Nel 1968 la Bottega di Ravenna pubblica la corposa monografia curata da Raffaele De Grada e Ruffini dà vita a tutta una serie di dipinti dedicata al mondo rurale al quale si è sempre sentito legato e dal quale ha tratto la sua ispirazione.

Le grandi antologiche della Loggetta Lombardesca e della Bottega fino all’ultima, nel 2007, della Biblioteca Classense, sono ancora vive nel ricordo di amici ed estimatori di un pittore che con la sua arte ha voluto dare dignità alla sua terra, “dando voce a gente che voce non l’ha mai avuta”.

 

Ravenna, 4 aprile 2014

 

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