22.11.2005
Calendario artistico 2006
E’ dedicato a Felice (Cino) Cantimori il tradizionale calendario artistico del 2006 promosso dalla Cassa di Risparmio di Ravenna Spa e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna.
La presentazione di Franco Gabici delinea un profilo biografico di Felice Cantimori dal quale si evince la personalità estroversa dell’artista che negli ultimi anni della sua vita lo riportò alla sua Russi, dove, grazie anche al calore degli amici più sinceri, raccolse le migliori attestazioni di successo. Fratello dello storico Delio, Felice Cantimori (Cino), del quale quest’anno si ricorda il primo centenario della nascita, era pittore e ceramista, frequentò giovanissimo l’accademia di Belle Arti di Ravenna, sotto la guida di Giovanni Guerrini, ma ben presto interrompe gli studi per dedicarsi liberamente alla pittura e alla decorazione della ceramica. Nel 1953 il diploma di “Capo d’arte e decoratore” all’Istituto statale d’arte di Modena grazie al quale potrà dedicarsi all’insegnamento. Richiamato alle armi, combattè in Africa dove venne ferito e fatto prigioniero e nei campi di prigionia si dedicò alla pittura e ad allestimenti teatrali come pittore di scena. Rientrato nuovamente in Italia trascorse un breve periodo a Roma, dove strinse amicizia con Guttuso, ma il richiamo dell’Africa era ancora forte e nel 1948 accettò dal governo del Kenya un incarico. Ma il vivere in Africa costituì per Cantimori “la sola possibilità per portare avanti una personalissima e ostinata ricerca artistica che vede il suo oggetto nella natura, o meglio, nell’essere dentro la natura, più che soltanto di fronte ad essa”. Nel 1960 incontrò Vero Roberti, giornalista del Corriere della Sera, che affascinato dalla sua pittura lo introdusse in via Margutta dove nel maggio del 1961, presentato da Renato Guttuso, mise in mostra una sua “personale”, un’ottima occasione per farsi conoscere dal grande pubblico. Ma la più grande “personale” del pittore, con la presentazione di Riccardo Bacchelli, sarà organizzata nel 1971 dalla Pro Loco di Russi. Nel 1984 Cantimori decise di ritornare nella sua Russi, dove trovò il calore e l’amicizia della famiglia Babini. Qui l’amico Giancarlo Minardi gli mise a disposizione uno studio e il pittore ebbe la soddisfazione di avere anche una allieva, Marina Tesselli. Nel 1988 si tenne l’ultima rassegna dedicata al pittore, che nel frattempo aveva dedicato alla Casa Protetta una sessantina di tele. E’ l’ultimo omaggio della sua città natale a questo suo estroverso figlio. Cino Cantimori morì a Russi cinque anni dopo, il 14 luglio del 1993, a quasi ottantasette anni.
Il calendario realizzato dalla Cassa di Risparmio di Ravenna Spa e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna raccoglie dodici riproduzioni a colori di opere dell’autore scelte, fra i dipinti più significativi.