24.11.2016
MOSTRA DEDICATA A BRUNO CARNOLI, VETRINE DEL "PRIVATE BANKING" DELLA CASSA A RAVENNA
La Cassa di Risparmio di Ravenna S.p.A. ospita presso le proprie vetrine del “Private Banking” (ex Negozio Bubani) di Piazza del Popolo n.30, fino al 6 dicembre prossimo, una originale esposizione che vuole rendere omaggio al ravennate, e attivissimo novantunenne, Bruno Carnoli, che ha fornito depliant e documenti vari per la mostra su “PubbliCarnoli”.
Come ricorda Bruno Gàbici, in pieno boom economico la pubblicità di Bruno Carnoli ha supportato negozi, attività e spettacoli, inserendosi con garbo e stile nei programmi del teatro, nei pieghevoli, nei volantini.
Scorrendo questi materiali pubblicitari i ravennati faranno sicuramente un salutare bagno nel passato e ricorderanno vecchi negozi e attività che un tempo facevano parte del loro quotidiano. Chi non ricorda, ad esempio, il negozio di tessuti di “Giacomo di Salvatore Fabbri” in via Diaz che ogni venerdì alzava la serranda per accogliere centinaia e centinaia di donne che facevano ressa per acquistare i famosi “scampoli” delle stoffe? Molto frequentata dai ragazzi era la Maioli & Pizzo di via Guidone, uno dei pochi punti della città dove si acquistavano i primi “45” giri dei cantanti più in voga.
La pubblicità non poteva dimenticare lo sport e Bruno Carnoli ebbe l’idea di dar vita al “Giallo Rosso”, un foglio destinato alla tifoseria che seguiva la squadra di calcio prima alla Darsena e successivamente nel moderno impianto dello stadio Benelli.
Negli anni del boom Carnoli introdusse a Ravenna la grande pubblicità nel cinema allestendo in Piazza del Popolo delle “planches” di legno che venivano continuamente aggiornate coi titoli dei film proiettati nelle varie sale.
Le creazioni più originali e spettacolari si ammiravano davanti al Moderno in Piazza Baracca, con ricche e accattivanti scenografie hollywoodiane che reclamizzavano il film del momento. L’idea fu di Eugenio Moroni ma Bruno Carnoli lo affiancò sempre. Nel 1960 per reclamizzare “La dolce vita” fu allestita sulla facciata del Moderno una rappresentazione della famosa Via Veneto meritando i complimenti di Fellini che si trovava di passaggio a Ravenna.
Un siparietto particolare è stato dedicato in queste vetrine al mitico “Caffè Byron” di via Gardini, che per molti anni fu il ritrovo di una élite di ravennati. A questo storico ritrovo Carnoli ha dedicato recentemente anche una pubblicazione perché non se ne perdesse la memoria.