Notizie

16.04.2015

BILANCIO 2014: L'ASSEMBLEA DELLA CASSA APPROVA ALL'UNANIMITA' TUTTI I PUNTI ALL'ODG SIA DELL'ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE DELL'ASSEMBLEA ORDINARIA

Presieduta da Antonio Patuelli, si è svolta l’Assemblea  straordinaria e ordinaria della Cassa di Risparmio di Ravenna Spa che ha approvato, innanzitutto, diverse modifiche allo Statuto in attuazione di indirizzi della Banca d’Italia.

L’Assemblea ha approvato il bilancio 2014 della Cassa, presentato dal Direttore Generale Nicola Sbrizzi.

Il bilancio consolidato del Gruppo Cassa di Ravenna evidenzia una  raccolta globale di 10.473 milioni di euro, (+1,36%), una raccolta diretta di 4.847 milioni di euro (-2,97%),  impieghi per 4.135 milioni di euro (+0,72%); le sofferenze nette, dopo cospicui e assai prudenziali accantonamenti (raggiungendo un rilevante indice di copertura, comprensivo dei passaggi a perdite, pari al 57,32%), si attestano al 3,1% del totale degli impieghi.  L’utile netto consolidato è salito a 12 milioni e 661mila euro (+ 6,47%).

 Nel bilancio individuale, la Cassa ha raggiunto una raccolta globale di 7.293 milioni di euro  (+2,44%), una raccolta diretta di 3.254 milioni di euro (-1,72%), impieghi per  2.846 milioni  di euro (+2,38%); le  sofferenze nette sono risultate del 2,7% del totale degli impieghi. L’utile netto è risultato di 18 milioni e 715 mila euro, risentendo dell’aumento retroattivo della tassazione, dal 12% al 26%, sulla plusvalenza registrata nel 2013 sulle quote della Banca d’Italia detenute dalla Cassa, nonché per assai prudenziali ulteriori accantonamenti relativi ai costi della crisi.

Da questi dati emergono indicatori di eccellenza e di forte solidità, con coefficienti di Vigilanza  ben superiori a quelli richiesti dalle nuove normative europee: il Common Equity Tier 1 (CET1, il nuovo indicatore della solidità patrimoniale che ha aggiornato il “Core Tier 1”), pur penalizzato dalle nuove ancor più stringenti normative, è risultato, per la Cassa del 16,15% e per il Gruppo dell’11,03%. Il Total Capital Ratio (anch’esso reso assai più stringente dalle nuove normative europee) per la Cassa si è attestato al  17,99% e per il Gruppo al 13,07%. Il totale dei Fondi Propri consolidati (ex patrimonio di Vigilanza) del Gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna ammonta a 558  milioni di euro. Il tutto senza valorizzare il cospicuo patrimonio immobiliare di proprietà.

Inoltrela Cassadi Ravenna, assai prudenzialmente, non detiene titoli nè obbligazionari esteri, nè azionari esteri.

L’Assemblea della Cassa ha deciso la distribuzione di un dividendo lordo in contanti di 0,40 euro per azione, con la possibilità per ciascun azionista di optare per il pagamento del dividendo in azioni (senza tassazione, a differenza dell’incasso del dividendo tassato al 26%).

La distribuzione del dividendo per il ventunesimo anno consecutivo per i circa ventisettemila azionisti della Cassa di Ravenna è motivo di grande soddisfazione e anche di alta utilità sociale per le benemerite iniziative dell’azionista Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. La Cassa di Ravenna non privilegia l’alto rischio, nè l’uso dei derivati speculativi, sostiene la sana e prudente economia produttiva, vieta le stock option al proprio interno e le liquidazioni che eccedano il Contratto Nazionale del Lavoro.

Nelle “considerazioni finali” della relazione all’Assemblea, a nome del Consiglio di Amministrazione, il Presidente Antonio Patuelli ha, fra l’altro, affermato che il nostro quanto mai ambizioso obiettivo strategico è quello innanzitutto di raggiungere la fine della crisi contribuendo alla ripresa con indici patrimoniali più che solidi (pur in presenza di regole europee sempre più stringenti) senza dover ricorrere ad aumenti di capitale in anni difficili e continuando ad assicurare un’adeguata redditività agli azionisti come anche quest’anno avviene addirittura per il ventunesimo anno consecutivo. Questo circuito rigoroso e virtuoso che remunera gli azionisti che hanno investito nella Cassa, ora è particolarmente evidente anche di fronte al crollo delle redditività di tanti altri diversi investimenti finanziari a cominciare dal debito pubblico.

E’ emblematico ricostruire l’andamento del capitale sociale e del patrimonio netto della Cassa da quando essa è divenuta società per azioni il 1° gennaio 1992. Infatti, il bilancio chiuso il giorno prima, il 31 dicembre 1991 evidenziava il controvalore di 48 milioni di euro di capitale sociale, mentre dopo tutte le oculate e lungimiranti operazioni che abbiamo effettuato, il capitale sociale è più che triplicato e supera al 31 dicembre scorso, i 174 milioni di euro. Anche il patrimonio netto della Cassa si è moltiplicato (addirittura di oltre sei volte) passando dagli 85 milioni del 1991 ai 514 del dicembre scorso.

E’ stato, quindi, rivolto un saluto e un ringraziamento particolarissimo al Presidente dell’ABI, al nostro Presidente Antonio Patuelli che sta impegnandosi a fondo per dare nuovo impulso programmatico ed ulteriore spessore culturale all’ABI. I risultati si vedono sia nel recupero della reputazione dell’ABI, sia nella crescita delle sensibilità nei giornali   e nelle istituzioni verso il mondo bancario italiano che ora è in genere più rispettato di quanto avveniva prima dell’elezione di Patuelli alla presidenza dell’ABI.

Il bilancio 2014 è stato approvato all’unanimità dall’Assemblea della Cassa di Risparmio di Ravenna, con il dividendo proposto dal CdA (dividendo distribuito per il ventunesimo anno consecutivo), con unanimi e calorosi apprezzamenti.

Tutti i punti all’ordine del giorno, sia dell’Assemblea Straordinaria che dell’Assemblea Ordinaria, sono stati approvati all’unanimità.

 

 

Torna alla lista »