I presidenti

Conte Ippolito Rasponi Delle Teste (1788-1865)

Presidente negli anni 1840-42, 1844, 1852-57 e 1861-62


Benemerito cittadino, operò attivamente allo scopo di favorire la nascita di importanti istituzioni, quali l'Accademia Filarmonica nel 1826, l'Accademia Provinciale di Belle Arti nel 1829, la Cassa di Risparmio nel 1839, della quale fu uno dei quattro promotori e primo Presidente. Fu uno dei fautori della costruzione del Teatro Alighieri, al quale dedicò un opuscolo dal titolo: Dei fatti che procede la erezione prossima di un nuovo teatro a Ravenna.

 

Marchese Antonio Cavalli (1795-1873)

Presidente nell'anno 1843


Patriota, esiliato nel 1821; sottoposto a processo dal Cardinale Rivarola; membro dell'Alto Consiglio del Papa Pio IX nella fase costituzionale del 1848. Fu anziano nel Consiglio Comunale di Ravenna e professore nel Collegio Municipale. Tradusse Tibullo e Properzio in un'opera che dedicò a Carlo Alberto. Fu in amicizia con Giacomo Leopardi, che ospitò nel suo palazzo nell'agosto del 1826.

Conte Giuseppe Pasolini Dall'Onda (1815-1876)

Presidente nell'anno 1845


Patriota insigne, Consultore di Stato, e nel 1848 Ministro e Vice Presidente dell'Alto Consiglio nella fase costituzionale di Papa Pio IX, con il quale aveva avuto rapporti di amicizia e di stima quando questi era vescovo di Imola. Nel triennio 1857-59 fu Gonfaloniere di Ravenna, garantendo un pacifico trapasso al momento della fine del Governo Pontificio. Nominato Senatore nel 1860, col Regno d'Italia, fu Governatore di Milano, Prefetto di Torino, Ministro per gli Affari Esteri, Commissario del Re a Venezia liberata e Presidente del Senato.

Conte Ippolito Gamba Ghiselli (1806-1890)

Presidente negli anni 1846-47, 1851 e 1880


Fu per vari anni membro della Magistratura e della Commissione Amministrativa Provinciale e concorse alla fondazione della Cassa di Risparmio. Il 13 giugno 1859, nel Governo Provvisorio delle Romagne, fece parte della Giunta Provvisoria formatasi a Ravenna e il successivo 28 agosto fu eletto Deputato per l'Assemblea delle Romagne. In seguito, dal Governatore Generale Leonetto Cipriani fu nominato Ministro dei Lavori Pubblici e dal Dittatore Luigi Carlo Farini fu nominato Ministro dei Lavori Pubblici, di Agricoltura e Commercio. Fu poi intendente Generale delle provincie di Parma e di Pesaro e Consigliere della Corte dei Conti. Nel 1860 fu nominato Senatore del Regno.

Conte Giulio Rasponi (1782-1876)

Presidente negli anni 1848-50


Patriota integerrimo, nel 1831, anno dei moti, fu Vice Presidente della Commissione Provvisoria di Governo. Egli senti fortemente l'amor di patria e fece della sua casa un ritrovo di patrioti liberali, specialmente negli anni 1831 e 1848. Nel 1839, assieme ai Conti Carlo Arrigoni, Ippolito Rasponi e a Giambattista Codronchi Coccoli, fu promotore della nascita della Cassa di Risparmio. Nel 1832 fu Gonfaloniere e nel 1839 Presidente della Commissione Provvisoria Municipale. Fu deputato del Collegio di Ravenna II nella 2011 legislatura.

Conte Girolamo Rota (1797-1862)

Presidente negli anni 1858-59


Patriota e liberale fermo e costante. Allo scoppio dei moti rivoluzionari nel 1831, fece parte della Commissione Provvisoria di Governo nominata a Ravenna il 6 febbraio. Dal Governo Provvisorio delle Provincie Unite Italiane fu nominato Prefetto di lesi il 16 marzo 1831. Nello stesso anno fu tra i componenti della prima Assemblea dei Deputati dei paesi e delle provincie libere, in rappresentanza di Ravenna. Sul finire del 1848 andò a Perugia come Delegato, carica che tenne con grande onestà e moderazione. Con Luigi Carlo Farini e col Regno d'Italia entrò nella Magistratura.

Conte Cesare Rasponi Bonanzi (1822-1886)

Presidente negli anni 1860 e 1870-79


Deputato al Parlamento neIl'11a e 12a legislatura per il collegio di Ravenna I e poi nominato Senatore nel 1884. Si segnalò per l'integrità e fermezza di carattere e per i principi di liberalismo temperato che professava. Nel 1849 fece parte della Commissione Provvisoria di Governo. Fu una delle figure di spicco della vita pubblica ravennate intorno al 1870. Nel 1874 venne eletto rappresentante del I Collegio di Ravenna ed ebbe confermato il mandato anche nell'elezione del 1874.

Conte Pietro Santucci (1805-1900)

Presidente nell'anno 1863


Figura eminente fra i cospiratori ravennati, affiliato alla Giovine Italia. Fu per un certo periodo l'amministratore della tenuta Ghezzo di San Pietro in Campiano; fece ricostruire tutte le case coloniche col tetto a quattro acque; nel 1898 introdusse la coltivazione della barbabietola e diede incremento alla coltivazione del baco da seta.

Marchese Vincenzo Cavalli (1820-1870)

Presidente negli anni 1864-1869


In giovane età, dotto nelle scienze fisiche, dal 1844 al 1851 tenne lezione nella cattedra del pubblico Collegio e donò l'intero onorario al Gabinetto fisico-chimico dell'Istituto. Di princìpi liberali, nel 1848 fu membro della Presidenza del Circolo Popolare, costituito a Ravenna da Primo Uccellini per incarico ricevuto da Roma e, nel 1849, fece parte della Commissione Provvisoria di Governo. Fece parte di varie amministrazioni patrie e fu primo Sindaco dopo la caduta del Governo Pontificio.

Dottor Emilio Ghezzo (1814-1894)

Presidente negli anni 1881-1890


II padre Domenico Ghezzo aveva fondato a Ravenna, verso la metà del secolo scorso, 248 il Banco Domenico Ghezzo, una delle banche private più importanti della Romagna. Nel 1862, Emilio fu il primo Presidente della Camera di Commercio ed Arti di Ravenna. Nel 1866 acquistò il giornale "II Ravennate", voce dei moderati dei quali era esponente. Il 13 settembre subì un attentato da parte della setta degli Accoltellatori che lo riteneva responsabile del rincaro del grano.

Conte Carlo Rasponi Bonanzi (1858-1920)

Presidente negli anni 1891-1892


Deputato al Parlamento nella 22a e 23a legislatura, fu Presidente della Congregazione di Carità, Consigliere comunale e Assessore a Roma. Fu nominato Senatore del Regno nel 1919.

Cavaliere Valentino Rivalta (1852-1913)

Presidente negli anni 1892-1909


Uomo di vasta cultura, nel campo del diritto ha lasciato varie opere edite, molto apprezzate, edite da Nicola Zanichelli. Durante la Presidenza della Cassa impresse quel maggior sviluppo di operazioni e servizi che era richiesto dai tempi nuovi. Nel campo della beneficenza e delle opere di pubblica utilità, si debbono alla sua iniziativa la creazione del Premio Umberto I e dell'Istituto per le Case Popolari, eretto poi in Ente autonomo.

Commendatore Guglielmo Malagola (1850-1921)

Presidente negli anni 1910-1919


Durante la sua Presidenza della Cassa, Banca e Istituto di beneficenza, riuniti in un solo Ente, poterono assolvere agli scopi sociali, come erano intesi modernamente, anche quelli imposti dalle grandi difficoltà causate dalla Prima Guerra Mondiale. Promosse la fondazione della Biblioteca Parlamentare "Luigi Carlo Farmi" e della relativa Sala presso la Biblioteca Classense di Ravenna. Si attivò inoltre per la costruzione delle Sale di ricreazione nell'Asilo infantile di Ravenna.

Senatore Luigi Rava (1860-1938)

Presidente nell'anno 1919


Insigne studioso, libero docente, insegnò a Bologna, a Siena e a Pavia. Genero di Alfredo Baccarini, fu eletto Deputato dal 1891 fino al 1919, poi fu nominato Senatore nel 1920. Sottosegretario al Ministero per le Poste e Telegrafi, al Ministero per l'Agricoltura, in seguito fu Ministro di Agricoltura, Industria e Commercio, Ministro della Pubblica Istruzione ed infine delle Finanze, quindi, per cinque anni. Vice Presidente della Camera. Consigliere di Stato. Numerosissime sono le sue pubblicazioni di carattere storico, economico e letterario. A lui si debbono le leggi, che portano il suo nome, emanate per la difesa ed il potenziamente delle pinete ravennati (1905). Fu Vice Presidente della Cassa di Risparmio dal 1892 al 1918 e poi di nuovo nel 1920.

Commendatore Ugo Errani (1865-1938)

Presidente negli anni 1920-1923


È stato per vari anni Presidente dell'Associazione degli Agricoltori, distinguendosi per la particolare competenza nel campo delle varie colture presenti nel territorio ravennate. Nel 1922, al terzo Congresso nazionale delle Casse di Risparmio, tenne un apprezzato discorso sul tema del controllo sugli Istituti di Credito, e in particolar modo sulle Casse di Risparmio.

Ingegnere Ulrico Farini (1871-1926)

Presidente negli anni 1924-1926


L'Ingegner Ulrico, membro della illustre famiglia originaria di Russi che ha dato alla Patria grandi personalità, si dedicò con intelligente impegno all'amministrazione del proprio patrimonio terriero e si distinse per la professionalità dimostrata durante la sua Presidenza della Cassa, sotto la quale furono istituite numerose e importanti filiali.

Cavaliere Cherubino Ghigi (1861-1935)

Presidente negli anni 1926-1935


Appassionato ed esperto agricoltore, bonificò e rese produttiva gran parte della sua azienda posta nel territorio di Classe. Durante la Presidenza della Cassa si adoperò per la costruzione della nuova sede del Mercato Ittico a Marina di Ravenna. Promosse inoltre la costruzione dei Magazzini Generali presso la Darsena del porto di Ravenna.

N.H. Amedeo Farini (1877-1955)

Presidente negli anni 1936-1943


Fratello dell'Ingegner Ulrico, si impegnò profìcuamente nell'amministrazione dei beni di famiglia. Si distinse come funzionario serio e corretto nella Società Elettrica Romagnola. Fu appassionato pubblicista. Durante la Presidenza della Cassa, contribuì in maniera determinante alla decisione di acquistare le zone cortilizie ed ortive retrostanti l'Istituto al fine di ingrandire la sede centrale della Banca. Promosse l'edizione del volume commemorativo in occasione del primo Centenario di vita della Cassa di Risparmio.

Commendatore Fortunato Buzzi (1872-1944)

Presidente nell'anno 1944


Segretario della Camera di Commercio dal 1903 al 1931, fu uno dei più attivi organizzatori della famosa Esposizione Regionale del 1904. Sindaco di Ravenna dal 1914 al 1923, m intelligente e solerte amministratore. A lui si debbono la costruzione del Mercato Coperto, l'imbrigliamento delle sorgenti al Senatello per la costruzione dell'acquedotto, e l'efficace organizzazione annonaria che permise di affrontare i disagi del primo conflitto mondiale. Ricoprì un ruolo di rilievo nell'organizzazione delle manifestazioni per il sesto Centenario della morte di Dante nel 1921.

Onorevole Giovanni Mazzotti (1876-1947)

Presidente negli anni 1946-1947


Uomo di profonda cultura liberale, lottò duramente per tutelare la sua professione di medico e la sua attività politica. Rifugiatesi a Brindisi nel 1944, si prodigò per la ricostruzione civile del Paese. Terminato il conflitto fu Vice Alto Commissario nel Governo Bonomi e fece parte della Consulta Nazionale. Durante la Presidenza della Cassa impostò il piano di rinascita dell'Istituto. Fu anche giornalista pubblicista.

Grand'Ufficiale Antonio Serena Monghini (1880-1958)

Presidente negli anni 1948-1957


Primo Presidente Onorario della Corte di Cassazione. Si deve al suo intervento la definitiva sistemazione dei Chiostri Francescani. Presidente della Società "Amici di Ravenna". Numerosi i suoi scritti di carattere giuridico e storico. Fra questi ultimi sono da ricordare il libro su Francesco Serena e Antonio Monghini, La Rivoluzione del 1931 a Ravenna ed il combattimento di Rimini, Tarroniani e zamboniani a Ravenna e infine l'interessante volume di ricordi Dal decennale alla catastrofe.

Commendatore Pietro Gualtieri (1896-1978)

Presidente negli anni 1957-1963


Ha partecipato al primo conflitto mondiale, insignito della Medaglia di Bronzo al valor militare e congedato col grado di Tenente Colonnello. Ha ricoperto numerosi ed importanti incarichi. In particolare è stato: Vice Presidente della Confagricoltura, Presidente della S.P.E., Presidente dell'Associazione Agricoltori di Ravenna e poi della Federemilia, Presidente dell'Ente Provinciale del Turismo di Ravenna.

Commendatore Bruno Benini (1895-1975)

Presidente negli anni 1964-1971


Durante la Presidenza della Cassa promosse, nel 1965, la pubblicazione del volume commemorativo dei primi 125 anni di vita dell'Istituto. Diede un contributo determinante alla modernizzazione della Banca, in particolare per le nuove sedi dell'Esattoria e del Centro Elettronico. Promosse inoltre il sorgere dell'Agenzia 1 della Cassa nella centralissima Piazza del Popolo di Ravenna.

Commendatore Alvaro Foschini (1908-1981)

Presidente negli anni 1971-1981


Particolarmente esperto nelle scienze agrarie, diede un notevole contributo al fine dell'incremento produttivo delle vaste proprietà amministrate. E' stato Presidente dell'Ente Delta Padano. Durante la Presidenza della Cassa promosse, nel 1972, il restauro del Santuario della Madonna del Pino. Si impegnò inoltre per i restauri della Colonna dei Francesi e del Capanno di Garibaldi. Nel 1974, infine, contribuì in modo determinante all'attività di finanziamento per l'ammodernamento del porto di Ravenna e per il completamento dell'invaso di Ridracoli.

Commendatore Sergio Bandini

Presidente negli anni 1981-1995


Notaio, Socio della Cassa dal 1956, venne nominato Vice Presidente nel 1973 e poi Presidente nel 1981, favorendone la forte modernizzazione, lo sviluppo e l'autonomia. Bandini presiedeva la Cassa anche quando, fra i primi Istituti in Italia, si trasformò in Banca e Fondazione. Fu, per breve tempo Presidente della Fondazione e il primo Presidente della Cassa società per azioni; fu anche il primo Presidente della controllata SO.RI.T. Ravenna S.p.A. - Società per la Riscossione dei Tributi.