10.07.2010
Il maestro riccardo muti, per la prima volta nel palazzo storico della cassa, premiato dal presidente del gruppo antonio patuelli
Riccardo Muti ha sempre regalato al pubblico di Ravenna Festival momenti speciali; dai grandi concerti che hanno impreziosito i cartelloni di vent’anni di musica a partire da quello inaugurale del 1 luglio 1990 alla Rocca Brancaleone, alle memorabili ‘lezioni’ proposte al Teatro Alighieri. Ora il Maestro si appresta a fare ancora di più. Ha accolto infatti l’invito della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e della Cassa di Risparmio di Ravenna Spa, sostenitori del concerto di lunedì 12 luglio: aprire al pubblico la prova generale, sempre lunedì alle 11.00, al Palazzo Mauro De André. In via assolutamente eccezionale, questo delicato momento di lavoro sarà aperto ad un’ampia fascia di pubblico, che potrà partecipare, in anteprima e gratuitamente, al momento musicale clou del XXI edizione di Ravenna Festival.
La prova sarà aperta alle Associazioni che aggregano gli anziani, a partire da Amare Ravenna; agli iscritti sono state inviate lettere che saranno valide come ‘titolo d’accesso’ alla prova. In questo contesto sono stati invitati anche i dipendenti della ‘Cassa’ in pensione. ‘Via libera’ anche agli abbonati del Festival che per accedere dovranno presentare all’ingresso la card dell’abbonamento. Ravenna Festival, Fondazione Cassa di Risparmio e La Cassa Spa, non dimenticano mai i giovani; ecco che è stata inserita online l’opportunità di ottenere un ‘biglietto’ gratuito per la prova: saranno così scelti cento fan del profilo Facebook di Ravenna Festival.
La prova generale metterà definitivamente a punto anche il programma del concerto di martedì 13 luglio, in piazza Unità d’Italia, a Trieste, nel gemellaggio fra Italia, Slovenia e Croazia, per il nuovo ‘Ponte di fratellanza per le vie dell’amicizia’. Riccardo Muti sarà sul podio dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e dell’Orchestra Giovanile Italiana, affiancate da musicisti e coristi dell’Accademia di musica dell’Università di Lubiana, dell’Accademia di musica dell’Università di Zagabria e del Conservatorio ‘Giuseppe Tartini’ di Trieste; infine dall’ensemble ‘La Stagione Armonica’, dal Coro accademico ‘France Preseren’ di Kranj e dall’Ensemble Corale interprovinciale del Friuli; maestro del coro, Sergio Balestracci.
Dopo i tre inni nazionali, saranno eseguiti brani sloveni e croati; in particolare del compositore e clavicembalista Andrej Misson (1960) sarà proposta ‘Libertas Animi’ (2008), improvvisazione su un madrigale di Iacobus Gallus, tratto da Himma Evropske Slovenije (ovvero ‘Inni alla Slovenia europea’). Successivamente sarà presentato Himna Slobodi (Inno alla libertà) del compositore e direttore d’orchestra Jakov Gotovac, nato a Spalato nel 1895, scomparso nel 1982. Il brano è tratto dalla Pastorale Dubravka op 13, su testi di Ivan Gundulic. Il programma culminerà nel Requiem in do minore per coro e orchestra, capolavoro composto da Luigi Cherubini nel 1817, che Beethoven giudicherà superiore al Requiem mozartiano. Sarà anche un omaggio al compositore fiorentino, nel 250° anniversario della nascita.
La Cassa e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, da sempre promotrici di grandi iniziative culturali e musicali, sostengono il Festival fin dalla prima edizione ed operano in armonia allo sviluppo economico-sociale ed alla tradizione artistica della Città.
Il Presidente del Gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna S.p.A., Antonio Patuelli, ha consegnato oggi al Maestro Riccardo Muti (in occasione della conferenza stampa di presentazione della prova aperta) la prima moneta in £ire in argento che, proprio 150 anni fa, venne coniata e circolò in Romagna e in Emilia in occasione del Plebiscito del 1860 con il quale le ex Legazioni della Romagna e gli ex Ducati dell’Emilia contribuirono a costituire l’Italia Unita.
Fu Luigi Carlo Farini, come Governatore straordinario delle Romagne e dell’Emilia, a far coniare la moneta da 5 £ire in argento simile a quella allora circolante nel Regno di Sardegna, ma con, in più, la scritta “Dio protegge l’Italia” che riecheggiava la benedizione patriottica di Pio IX un decennio prima.
La moneta è stata riconiata dalla Cassa di Risparmio di Ravenna S.p.A..