22.03.2017

"Il Capanno Garibaldi e non solo", inaugurata nuova Esposizione al "Private Banking" della Cassa a Ravenna

La Cassa di Risparmio di Ravenna S.p.A. ospita presso le proprie vetrine del “Private Banking” (ex Negozio Bubani) di Piazza del Popolo n.30, fino al 4 Aprile prossimo, una mostra su “Il Capanno Garibaldi e non solo”, una collezione di oggetti, bandiere e manifesti condivisi tra la Società Conservatrice del Capanno Garibaldi, Associazione Mazziniana Italiana e Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini.

Il Capanno è stato costruito nel 1810 per uso di caccia. Dopo vari passaggi fu acquistato nel 1867 al prezzo di £. 150 dalla Società dell’Unione Democratica per conservarlo alla memoria storica.

Per iniziativa di Primo Uccellini, patriota e bibliotecario della Classense, nel 1882 fu costituita la Società Conservatrice del Capanno Garibaldi, composta da 52 cittadini che si assumevano il compito di conservare il Capanno. Ancora oggi gli eredi di quella Società continuano nell’opera di salvaguardia e custodia di questo luogo della memoria garibaldina e risorgimentale.

Il Capanno Garibaldi, aperto da marzo a ottobre, si trova a pochi chilometri dalla città di Ravenna, all’interno della Valle Baiona, direzione Marina Romea-Porto Corsini, luogo anche di straordinario interesse naturalistico.

L’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini “Giuseppe Garibaldi” (A.N.V.R.G.) deriva direttamente dalla Società di Mutuo Soccorso fra i garibaldini, fondata da Giuseppe Garibaldi nel 1871 e che poi confluì nel 1898 nella Società Reduci dalle Patrie Battaglie.

Nel 1944 fu data vita all’Associazione Nazionale reduci Garibaldini “Giuseppe Garibaldi” per ripristinare la storica tradizione garibaldina.

L’Anvrg è stato eretto in ente morale dal Presidente della Repubblica nel 1952.

L’associazione mazziniana è erede del pensiero di Giuseppe Mazzini, ricordato come fautore dell’unità nazionale, della Repubblica e come riformatore sociale.

Nel 1943 un piccolo gruppo di amici, incurante della censura nazifascista, lanciò un appello a nome dei “mazziniani d’Italia” per progredire verso forme sempre più perfette di libertà, giustizia, eguaglianza; soprattutto credettero nell`assoluta priorità dell`insegnamento morale: nessuna riforma, se priva di contenuto etico, è vitale.

A queste storiche e meritevoli associazioni la mostra ospitata dalla Cassa ha voluto rendere omaggio.

 

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