13.03.2017
Cassa di Ravenna utile in crescita. In salita raccolta e impieghi. L'Assemblea approva all'unanimità il bilancio 2016
Si è svolta al Teatro di Russi (RA) l’Assemblea della Cassa di Risparmio di Ravenna presieduta da Antonio Patuelli.
L’Assemblea, in sede straordinaria, ha approvato l’aumento gratuito del capitale sociale da euro 174.660.000,00 a euro 343.498.000,00 tramite un aumento gratuito del valore nominale delle azioni da euro 6,00 a euro 11,80.
Tale aumento gratuito del capitale sociale viene realizzato utilizzando esclusivamente riserve precedentemente accumulate negli anni dalla Cassa di Ravenna.
Quindi il Direttore Generale Nicola Sbrizzi ha letto la relazione sul bilancio della Cassa per il 2016 che ha chiuso con un utile netto di 16 milioni e 876 mila euro (+1,12% nei confronti del 31.12.2015), di 20 milioni 734 mila euro escludendo i contributi e gli altri oneri riguardanti i salvataggi bancari disposti dalle competenti Autorità.
La Cassa evidenzia una raccolta da clientela: diretta di 3.166 milioni di euro (+6,20%) e globale di 7.556 milioni di euro (+2,01%), impieghi per 3.048 milioni di euro (+ 3,61%); i mutui erogati a privati sono cresciuti del 10,35%; le sofferenze nette sono risultate il 3,60% del totale degli impieghi netti.
Il “Cet1” individuale della Cassa al 31.12.2016 è risultato del 16,52% e il Total Capital Ratio del 22,66%.
Emergono indicatori di eccellenza e di forte solidità ben superiori ai requisiti di capitale a livello consolidato recentemente assegnati dalle competenti Autorità al Gruppo Cassa nell’ambito del periodico processo di revisione e valutazione prudenziale denominato SREP, con il CET 1 dell’11,43% molto superiore al 6,60% assegnato come minimo e con il Total Capital Ratio del 17,63% ben superiore al 10,80% assegnato.
Il Gruppo Cassa di Ravenna, alla luce delle vigenti normative, ha avviato un percorso di semplificazione dell’assetto societario che prevede un’operazione di fusione per incorporazione di Argentario nella Capogruppo Cassa con ulteriore rafforzamento degli indici patrimoniali.
La Cassa di Ravenna non privilegia l’alto rischio, nè l’uso dei derivati speculativi, sostiene la sana e prudente economia produttiva, vieta le stock option al proprio interno e le liquidazioni che eccedano il Contratto Nazionale di Lavoro.
Il Presidente Antonio Patuelli, nelle “Considerazioni Finali“ della Relazione, ha affermato che quando ancora non si profilavano all’orizzonte le nuove regole sul maggiore fabbisogno di capitale, siamo stati lungimiranti nel rafforzare il capitale della Cassa nelle fasi migliori e nell’attribuire un elemento fondamentale alla solidità patrimoniale anche prospettica.
Ciò ci sta permettendo di evitare ora aumenti di capitale onerosi per gli azionisti, distribuendo anno per anno significativi dividendi per gli azionisti Cassa ed al tempo stesso accantonando sempre cospicue riserve al punto da effettuare ora un assai importante aumento gratuito del capitale sociale utilizzando esclusivamente le riserve stesse.
Abbiamo rifuggito investimenti troppo rischiosi e non abbiamo perseguito la crescita dimensionale come un fine.
Abbiamo una prioritaria attenzione alla crescita costante della cultura aziendale, al massimo rispetto dei valori etici e della trasparenza, oltre a quanto viene disposto dalle normative vigenti.
In una fase di semplificazione del mercato bancario italiano, ha sottolineato il Presidente Patuelli, la nostra strategia è di preparare la Cassa ad essere fra le più solide banche italiane anche dei prossimi anni.
La positiva conclusione dell’importante ispezione della Banca d’Italia in Cassa nel 2016 ha stimolato ulteriori riflessioni ed iniziative innovative e costruttive.
E’ in atto la più imponente e rapida fase di razionalizzazione del mondo bancario italiano – ha concluso il Presidente Patuelli -. A fine 2017 è prevedibile che i gruppi bancari e le banche indipendenti si saranno ridotti a circa un centinaio. Fra queste la Cassa di Ravenna e il suo gruppo profondamente privato ed indipendente sono impegnati a competere innanzitutto in termini di lungimiranza e qualità.
Infine il Consiglio di Amministrazione e la Direzione Generale della Cassa di Ravenna hanno espresso un ringraziamento molto sentito al Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, il nostro Presidente Patuelli che, in anni di lunghissima e grave crisi finanziaria, economica, sociale e anche morale, sta guidando l’ABI con riqualificata indipendenza, realizzando progressivamente obiettivi programmatici impensabili prima della sua Presidenza e dei quali le banche trarranno vantaggi.
L’Assemblea della Cassa di Ravenna ha approvato all’unanimità il bilancio 2016 con la distribuzione per il ventitreesimo anno consecutivo di un dividendo: lordo in contanti di 0,40 euro per azione, con la possibilità per ciascun azionista di optare per il pagamento del dividendo in azioni (senza tassazione, a differenza dell’incasso del dividendo tassato al 26%), in ragione di una azione ogni 45 possedute.