19.09.2015
NUOVA ESPOSIZIONE A RAVENNA AL "PRIVATE BANKING" DELLA CASSA SU "1855/2015 - I POMPIERI DI RAVENNA".
La Cassa di Risparmio di Ravenna S.p.A. ospita presso le proprie vetrine del “Private Banking” (ex Negozio Bubani) di Piazza del Popolo n.30, fino al 29 settembre prossimo, una originale mostra su “I Pompieri di Ravenna, 1855 - 2015”, resa possibile grazie alla collaborazione con il C.R.A.L. VV.FF. Ravenna e l’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo, in occasione del raduno regionale ANVVF Emilia Romagna 2015.
L’esposizione si compone di oggettistica e immagini d’epoca, inoltre la vetrina principale dell’Agenzia di Città n. 1 della Cassa (portici di Piazza del Popolo) ospita una piccola, collegata, mostra di modellismo ispirata ai mezzi antincendio dei Vigili del Fuoco.
I primi cenni su un servizio Pompieristico nella città dei Goti risalgono al 1831. L’allora Gonfaloniere Conte Giovanni Lovatelli “parendo imminente l’attivazione di un Corpo di Cannonieri della Guardia Civica, trovava opportuna l’attivazione delle pompe, da molto tempo e da molti richiesta e tanto utile alla pubblica tranquillità”.
L’alba pompieristica sorse finalmente con il Decreto della Magistratura n. 2259, del 1° Agosto 1855, la quale dichiarò “Attivato” nello stesso giorno il regolamento ed il Corpo dei Pompieri.
Al verificarsi di un incendio veniva suonata la campana posta sulla torre civica. I Pompieri volontari, lasciate le loro occupazioni, si recavano al “quartiere” che era situato in Via Mariani in angolo con il vicolo del Teatro Alighieri. Da qui, dopo aver collegato i cavalli ai carri ed alle pompe si recavano sul luogo dell’incendio.
La vera grande svolta al servizio dei Pompieri nella città degli esarchi si ha con l’avvento alla direzione del Corpo, nel 1899, dell’Ing. Giovanni Baldini.
La sua personalità permetterà ad una città relativamente piccola come Ravenna di diventare, agli inizi del ‘900, un punto di riferimento per il nascente servizio Pompieristico Italiano.
Nel 1908, la sua determinazione imporrà al Comune di Ravenna l’invio di una spedizione di Pompieri della Città in soccorso delle popolazioni colpite dal terremoto Calabro-Siculo. Missione che valse ai Pompieri Ravennati il conferimento della medaglia d’Oro del Re d’Italia.
Nell’anno in cui si celebrano i settant’anni dalla fine della 2a guerra mondiale è doveroso ricordare l’attiva partecipazione dei Pompieri alla Resistenza al nazifascismo a fianco dei Partigiani della 28a Brigata Garibaldi. Collaborazione che costerà al Corpo Ravennate il sacrificio dei Vigili Otello Molducci ed Ezio Rambaldi che, assieme al civile Renato Melandri furono trucidati in Vicolo dei Francesi il 20 Novembre 1944, pochi giorni prima della liberazione di Ravenna, avvenuta il 4 Dicembre dello stesso anno.
Ma la storia del Vigili del Fuoco di Ravenna è stata ed è fatta principalmente da tutti i Pompieri che si sono succeduti dal 1855 a oggi, “veri anonimi protagonisti” che, con le loro gesta, unite ad una crescente professionalità in continua evoluzione, hanno saputo costruire e mantenere con i cittadini un legame di fiducia profondo e costante nel tempo.