02.04.2007

Approvato dal consiglio d'amministrazione il progetto di bilancio 2006

In una lettera agli azionisti della Cassa di Risparmio di Ravenna Spa, il Presidente Antonio Patuelli, ha sintetizzato il progetto di bilancio approvato dal Consiglio di Amministrazione e da sottoporre all’esame della prossima Assemblea dei Soci. Il 2006 ha impegnato una parte del sistema bancario italiano in progetti di aggregazione per affrontare la concorrenza internazionale, mentre diverse banche della nostra dimensione hanno rafforzato l’efficienza e la presenza, espandendosi anche in nuove aree. Con l’esercizio 2006, il 167° di attività della Cassa di Risparmio di Ravenna, si è concluso un triennio che ha rappresentato una svolta nella storia della nostra banca che, in forza dei mezzi raccolti in occasione delle grandi operazioni di rafforzamento patrimoniale del 2000 e del 2002, ha consentito alla Cassa di insediarsi nelle più importanti città della regione, di uscire per la prima volta dai confini dell'Emilia-Romagna e di effettuare importanti investimenti partecipativi in ambito nazionale. Il bilancio 2006 è il primo redatto in base ai nuovi principi contabili IAS/IFRS, ma abbiamo redatto il bilancio anche con i precedenti criteri, a scopo informativo e per la migliore chiarezza nei tradizionali confronti. Nel 2006 – ha aggiunto il Presidente Patuelli - la raccolta globale ha raggiunto i 5.564 milioni di euro (+8%), di cui 2.215 milioni di raccolta diretta (+13,8%) e 3.489 milioni di raccolta indiretta (+4,6%); gli impieghi economici hanno superato i 2.010 milioni di euro (+11,7%), mentre le sofferenze nette sono lo 0,47% degli impieghi economici. L’utile delle attività ordinarie è aumentato del 3,7% (+20,96% con i vecchi criteri) e l’utile netto è cresciuto del 3% (+24% con i vecchi criteri), raggiungendo i 31 milioni di euro. Si propone l’aumento del dividendo (per l’ottavo anno consecutivo) da 56 centesimi a 61 centesimi. In crescita anche i risultati sia della Banca di Imola, con un utile netto di 10,3 milioni di euro (e con la proposta di aumento del dividendo ad 1 euro), sia della Sofibar – Società Finanziaria di Banche Romagnole Spa, con un utile netto di 2,9 milioni di euro (e con la proposta di conferma del dividendo). Nel bilancio consolidato il Gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna spa ha raggiunto una raccolta globale di 8.137 milioni di euro (+8,14%), impieghi economici per 2.992 milioni di euro (+10,63%) e l’utile netto consolidato supera i 34 milioni di euro (+12,64%). Con l'acquisizione del 70% della Italcredi spa, la Cassa è entrata nel settore dei prestiti garantiti dalla cessione del quinto dello stipendio: Italcredi ha sede a Milano e filiali in venti capoluoghi principalmente del Nord Italia. Nel 2006 il gruppo Cassa ha aperto nove nuove filiali: a Parma, Modena, Gabicce Mare (Pesaro), Marradi e Firenzuola (Firenze), Ravenna e tre in provincia di Bologna: Castelmaggiore, San Lazzaro di Savena e Casalecchio di Reno. Per evidenziare la natura della Cassa e le sue peculiarità, abbiamo recentemente aggiunto nel logo, alla dizione "La Cassa – Cassa di Risparmio di Ravenna spa", l'emblematica locuzione "privata ed indipendente dal 1840". Con queste consapevolezze – ha concluso il Presidente Patuelli - con la forte solidità patrimoniale che abbiamo sempre costruito e non ci stanchiamo di consolidare giorno per giorno, con l'efficienza dei prodotti e dei servizi nostri e delle società partners, siamo attivi nel mercato bancario nazionale, attenti alle possibili occasioni anche di ulteriori acquisizioni, sempre nella convinzione che la dimensione non è il fine, ma un mezzo per raggiungere la sempre maggiore efficienza ed economicità per una banca privata ed indipendente da oltre un secolo e mezzo come è e sarà la Cassa di Risparmio di Ravenna Spa.

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