05.03.2015
NUOVA ESPOSIZIONE A RAVENNA AL "PRIVATE BANKING" DELLA CASSA SU "RAVENNA IN CARTOLINA".
La Cassa di Risparmio di Ravenna S.p.A. ospita presso le proprie vetrine del “Private Banking” (ex Negozio Bubani) di Piazza del Popolo n.30, fino al 17 marzo prossimo, una originale mostra su “Ravenna in cartolina”.
Sono esposti, in particolare, oltre a cartoline originali ed ingrandimenti delle immagini, due libri pubblicati rispettivamente nel 2013 (Ravenna, Una storia in cartolina) e nel 2014 (Cartoline di Ravenna, storia arte e pubblicità), che contengono la riproduzione di cartoline di Ravenna e dintorni. Entrambi contengono commenti di carattere storico sulle illustrazioni.
Due ravennati d’importazione, appassionati collezionisti di vecchie cartoline, hanno voluto realizzare i volumi su Ravenna scegliendone un discreto numero dalle loro collezioni per raccontare visivamente un po’ di storia della città, attraverso i suoi mosaici, le chiese, i monumenti, i palazzi, le piazze.
Nella vetrina allestita dalla Cassa viene anche proiettato il filmato “Ravenna immagini del ‘900, fra gli anni ’20 e gli anni ’70, dagli Archivi dell’Istituto Luce”, Menabò Editore, curato da Antonio Graziani e Marco Melega e promosso dalla Cassa di Risparmio di Ravenna S.p.a. e dalla Fondazione Cassa.
Attraverso la pubblicazione di queste cartoline, che sono soltanto una piccola parte delle esistenti (oltre 12.000), si è voluto far rivivere un passato che molti Ravennati ricordano con nostalgia e nello stesso tempo lasciare una testimonianza per le generazioni future.
Nelle immagini ci sono luoghi e modi di vivere che non ci sono più: i mediatori (sensali) con il tabarro, la splendida strada che portava al mare lungo il canale Candiano (Strada D’Alaggio), la passeggiata sulle mura, i bei carretti variopinti dei gelatai.
Nella Piazza per antonomasia da menzionare è la “pompa delle anime” (la pompa dagl’anum) della quale ormai si è persa la memoria della sua esistenza e che era collocata nell’angolo tra la chiesa del Suffragio e il palazzo Monaldini.
Poi il porto con le sue barche dalle vele variopinte e la pineta nella sua primitiva bellezza, caratterizzata dalla presenza di bassure umide alternate a “staggi”.
Queste vecchie cartoline, tratte prevalentemente da fotografie dell’epoca, rappresentano sicuramente un documento di valore storico, dal quale possiamo trarre utilissime informazioni e riflessioni sulla trasformazione dei quartieri e dei dintorni della nostra città. A questo patrimonio, comune a tanti collezionisti, l’esposizione della Cassa ha voluto rendere omaggio.