05.09.2013

DANTE 2021: TAVOLA ROTONDA CON IL PRESIDENTE ABI, PATUELLI, SU: LINGUA ITALIANA PER OGGI E PER DOMANI

Di quella umile Italia
Ravenna 4 • 5 • 6 • 7 settembre 2013
www.dante2021.it


Giovedì 5 settembre
> Antichi Chiostri Francescani della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, ore 17.30
Lingua italiana per oggi e per domani
Tavola rotonda condotta da Giovanni Morandi Direttore QN
con Paolo Attivissimo Blog Il disinformatico – Radio Televisione Svizzera
Massimo Bernardini Giornalista, Autore, Conduttore di Tv Talk – RaiTre
Nicoletta Maraschio Presidente Accademia della Crusca
Antonio Patuelli Presidente ABI e Gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna Spa
Francesco Sabatini Presidente onorario Accademia della Crusca
Luigi Federico Signorini Vicedirettore generale Banca d’Italia

> Piazza del Popolo - ore 21
Anima smarrita Concertato a due voci sulla “Vita nuova”
di e con Alessio Boni e Marcello Prayer

Alighieri & Jazz
con Steve Grossman (sassofono), Kalman Olah (pianoforte), János Egri (contrabbasso) e Piero Borri (percussioni)


Dante2021 è una finestra aperta sulla lingua italiana, un’occasione per soffermarsi ad osservare quei cambiamenti quotidianamente impercettibili che nel tempo trasformano la lingua la cui vivacità è data proprio dalla continua mutazione. È questo il senso della tavola rotonda “Lingua italiana per oggi e domani” che apre (Chiostri Francescani alle 17.30) la seconda giornata della manifestazione dedicata all’Alighieri: un incontro stimolante che vedrà confrontarsi chi, nell’uso della lingua ‘moderna’, sta in prima linea come giornalisti, economisti e letterati.

"Abbiamo cercato di creare un'occasione di dialogo tra esponenti di problematiche e sensibilità diverse – sottolinea il coordinatore Domenico De Martino – tra chi vive e agisce sulla lingua italiana in un presente spesso convulso e disordinato e chi istituzionalmente, guardando a tutta la storia della nostra lingua, riflette sugli attuali processi di trasformazione della lingua, segnalando pericoli e criticità. Credo ne uscirà, un importante spaccato non solo dell'italiano di oggi (e forse anche di domani), ma anche della nostra società: in quell'intreccio tra solidità e innovazione linguistica, concretezza e impegno etico e sociale di cui l'opera di Dante è un esempio altissimo e per tutti ancora una guida".

A condurre il dibattito il direttore di QN Giovanni Morandi, capofila di una gruppo di giornalisti che lavora in maniera assidua con la lingua italiana anzi che fa del linguaggio lo strumento del proprio mestiere nella ricerca continua di mediazione tra fonte e fruitore dell'informazione. Accanto a lui infatti Massimo Bernardini, conduttore su RAI 3 di TV Talk, un programma nel quale analisti, studenti ed esperti in scienze della comunicazione discutono sui programmi televisivi, una vetrina che palesa chiaramente questi cambiamenti – basta pensare, limitandosi al varietà, alla differenza di linguaggio tra Canzonissima e l’Isola dei famosi – e Paolo Attivissimo, giornalista della televisione svizzera e animatore del blog Il disinformatico, professionista del settore che utilizza linguaggi e codici molto vicini ai giovani. Attorno al tavolo anche la concretezza e specificità del linguaggio economico che avrà due importanti testimonial e portavoce, Antonio Patuelli, presidente dell’Associazione Bancaria Italiana e Luigi Federico Signorini, vicedirettore generale della Banca d’Italia e membro del Board of Supervisors dell’Autorità bancaria europea. Dall’altro lato i ‘tutori della lingua italiana’, l’Accademia della Crusca, il più importante centro di studi sulla storia della lingua italiana e sulla realtà linguistica contemporanea che sarà presente con i propri ‘vertici’, ossia la presidente Nicoletta Maraschio e il presidente onorario Francesco Sabatini, noto anche come curatore del Pronto soccorso linguistico di RAI Uno Mattina della domenica. L’incontro è realizzato col patrocinio dell’Ambasciata di Svizzera in Italia, non a caso infatti l’italiano è lingua ufficiale della Confederazione e il governo elvetico è molto interessato ai temi linguistici e alle sue interazioni nella vita sociale.

La giornata continua alle 21 in Piazza del Popolo, dove le parole di Dante saranno protagoniste di un originale connubio tra musica e testo. Due acclamatissimi attori italiani, Alessio Boni e Marcello Prayer legati all’insegnamento di Orazio Costa Giovangigli e quindi all’amore per la lingua e la poesia, alla concezione di un teatro come ‘servizio’, presentano un “Concertato a due” sulla Vita nuova, appositamente realizzato per Dante2021. Anima smarrita, questo il titolo dello spettacolo, vuole dimostrare quanto la poesia sia teatrale e quanto “L’individuo, grazie alla Poesia, ha la rivelazione di una zona del suo essere quanto mai segreta e intensa. E – continuando a citare Costa, uno dei più grandi esponenti della pedagogia teatrale – una volta che essa è rivelata, lo spettatore la conserva sempre.” Il lavoro di Boni e Prayer continua un cammino nella poesia italiana, che li aveva già visti affrontare Pier Paolo Pasolini, Cesare Pavese e Alda Merini, in forma di concertato a due voci. Oggi i due attori che rappresentano la grande scuola drammaturgica italiana si confronteranno con la complessa opera giovanile di Dante Alighieri: “La vita nuova”, in un gioco di riflessi, disvelamenti e apparizioni, le loro voci cercheranno di alternarsi e intrecciarsi per diventarne una sola, nella nudità scenica a servizio della parola. “Lo studio della drammaturgia poetica da mettere in voce – concludono i due protagonisti – ci ha suggerito di accostare all’opera Dante Alighieri, testimonianze di poeti del novecento italiano, uniti tutti dall’amore verso la Visione dantesca.

In chiusura, ancora in Piazza del Popolo, “Alighieri & Jazz”: le parole del Poeta si inseriscono nella performance jazz, anche con composizioni originali ispirate a Dante, di un quartetto appositamente costituitosi guidato da Steve Grossman, icona americana, già sassofonista di Miles Davis e di altri grandi nomi del jazz. Il sax che ama spaziare dal jazz all’hard bop sarà affiancato da due straordinari musicisti ungheresi, il pianista e compositore Kalman Olah (vincitore del Thelonious Monk Jazz Composer’s Competition negli Stati Uniti e del Premio Liszt in Ungheria) e il contrabbassista János Egri (già collaboratore di musicisti come Frank Zappa e Pat Metheny), ai quali si aggiunge uno dei maggiori e più originali percussionisti italiani, Piero Borri. Il repertorio affrontato partirà dalle composizioni originali di Grossman che si possono dire “ispirate a viaggi negli inferni del vivere quotidiano del mondo moderno”, come afferma lo stesso compositore, in un viaggio umano di gioia e sofferenza come quello raccontato nella Commedia, divina perché ambientata nell'aldilà cristiano, ma umana negli incontri che Dante si trova a vivere come personaggio e descrivere come autore. Il dialogo tra i quattro strumenti alternerà parti concertate con altre di pura improvvisazione nella migliore tradizione della musica jazz. L'originalità del gruppo sta nell'incontro tra musicisti di tre paesi diversi in un confronto di alto livello sia dal punto di vista tecnico musicale che da quello espressivo. Olah e Egri rappresentano il frutto di una creatività musicale dell'est europeo mentre Grossman è invece ormai adottato dal nostro paese dove è stato accolto come un maestro e ricercato per riunirsi in formazioni con i migliori jazzisti italiani. Uno di questi è il fiorentino Piero Borri, uno dei più versatili batteristi nel panorama nazionale.

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